Gli Warriors partono male nei primi minuti, dominano prima dell’intervallo lungo (21-0 di parziale) e poi controllano nella ripresa, conquistando al TD Garden il quarto e decisivo successo della serie: merito di Steph Curry (34 punti con 6/11 dall’arco), Draymond Green e di un gruppo che ha dimostrato di essere più forte. A Boston non basta il tentativo di rimonta nel terzo quarto, guidato dai 34 punti di Jaylen Brown.
BOSTON CELTICS-GOLDEN STATE WARRIORS 90-103 (SERIE 2-4) | Chiudono i conti in gara-6 i Golden State Warriors, campioni NBA per la quarta volta negli ultimi otto anni – tornati sul tetto della lega due stagioni dopo aver chiuso la regular season con il peggior record e rilanciati dai soliti Big Three (guidati da uno Steph Curry sontuoso), attorno al quale Steve Kerr ha saputo costruire un gruppo vincente con Wiggins, Looney, Poole e tanti altri comprimari che hanno saputo fare la loro parte.
Una partita segnata già nel primo quarto, aperto da Boston con un promettente 12-2 di parziale nei 150 secondi d’apertura: un fulmine a ciel sereno, visto che gli Warriors – sotto anche di 12 – rimettono il naso avanti già nei primi 12 minuti e allungano grazie a un parziale da 21-0 (il più ampio mai realizzato nella storia delle Finals negli ultimi 50 anni). Una mazzata tremenda per le ambizioni di rimonta Celtics, che di nervi provano nel terzo quarto a replicare – senza riuscire però mai a ritornare in scia degli Warriors
Fonte: Sky Sport – Sky.it
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