Il 4 maggio 1949 si consumava quella che è conosciuta come “la Tragedia di Superga”. Erano le ore 17.03 quando l’aereo che stava riportando in Italia la squadra del Torino, di ritorno da una partita amichevole di beneficenza a Lisbona, si schiantò tragicamente contro la collina di Superga nei pressi del capoluogo piemontese.
Le vittime in totale furono 31,tra cui molti giocatori, dirigenti allenatori e 3 giornalisti. In pochi attimi fu spazzato via quello che era conosciuto come il Grande Torino, capace di vincere 5 scudetti consecutivi dal 1942 al 1949.
Le causa della tragedia furono le le avverse condizioni metereologiche che fecero sì che il velivolo, per il forte vento che soffiava, venisse spostato dal suo asse di discesa. Il compito di riconoscimento dei cadaveri fu affidato all’ex ct della Nazionale Vittorio Pozzo che di quel Torino aveva fatto la spina dorsale della squadra azzurra.
Il cordoglio colpì il paese intero. In segno di rispetto, il campionato di calcio di quella stagione fu interrotto e la vittoria venne consegnata a tavolino ai granata, i quali, come le altre squadre nelle restanti partite, schierarono la compagine primavera.
Le ripercussioni furono talmente gravi che la stessa nazionale decise di affrontare un lunghissimo viaggio in nave per arrivare in Brasile, il paese scelto per disputare i Mondiali del 1950.
Al funerale partecipò una folla impressionante di persone. C’è chi parla addiritura che si raggiunse la cifra record di un milione di presenti.
La tragedia, inoltre, venne ricordata in vari modi in più parti del globo. La squadra brasilina del Corinthias, ad esempio, giocò alcune partite con una tenuta da gioco granata in segno di solidarietà.
Nel corso degli anni, molte sono state le iniziative per commemorare la strage: è stato instaurato nel 2008, un museo dedicato, “il Museo del Grande Torino“, presso Villa Claretta Assandri di Grugliasco, dove sono conservati resti dell’aereo e oggetti personali dei caduti, tra cui la valigia di Mazzola. Nel 2015, la Fifa ha proclamato il 4 maggio come la “giornata mondiale del giuoco del calcio“.
Oggi, come ogni anno dalla fatidica data, verrà celebrata la messa alle ore 17 presso la basilica che sorge proprio sulla collina di Superga. Presenti oltre ai familiari delle vittime o semplicemente appassionati legati alla storia degli invincibili granata, l’intera squadra del Torino di Mister Ventura e il Presidente Urbano Cairo. Al termine della cerimonia, toccherà al capitano Kamil Glik leggere, dove è situata la lapide celebrativa, i nomi di tutte le vittime. Allo stesso modo, presso il Cimitero Monumentale, vi sarà un’iniziativa in cui verranno visitate le tombe dei giocatori scomparsi del Toro e sarà dato spazio a racconti ed aneddoti di una delle squadre più forti del panorama calcistico italiano e mondiale.
La stessa Mole Antoneliana, simbolo dell’antica capitale del regno sabaudo, verrà colorata di granata. Al contempo sono già partiti i lavori per il rifacimento dello storico stadio Filadelfia, casa immortale di questa stupenda squadra che, purtroppo, il fato ha voluto levare di scena troppo presto.